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Come cambiare quando cambiare è difficile

Care Pinelle e Cari Pinelli,

Quante volte avreste voluto instaurare nuove abitudini nella vostra vita? Forse alcuni di noi potrebbero sfruttare questo momento per lavorare su sé stessi al fine di raggiungere quel cambiamento che desideravano da tempo.

Svegliarsi prima la mattina, mangiare meglio, fare più attività fisica, meditare, leggere un libro a settimana e chi più ne ha più ne metta.

Ma perchè, alle volte, è così complicato? La verità è che non ci piace cambiare. Cambiare è difficile e faticoso, siamo pieni di tentazioni e senza un metodo è quasi impossibile raggiungere risultati di lungo termine!

Fortunatamente un metodo esiste e lo spiega Chip Heath, professore di comportamento organizzativo alla Graduate School of Business della Stanford University.

Ogni persona possiede due parti nel proprio subconscio: una razionale, che chiameremo “Guida”, e una parte emozionale, che chiameremo “Elefante”; entrambe hanno caratteristiche molto diverse tra loro.

La Guida sembra tenere le redini della situazione, ma non ha la forza per controllare l’Elefante (parte emotiva) per lunghi periodi.

L’Elefante d’altro canto è molto forte ma, pigro e incostante, tende a distrarsi con molta facilità e ricerca la gratificazione immediata.

Molti di noi hanno fin troppa familiarità con le situazioni in cui l’Elefante ha la meglio sulla Guida. L’avrete sperimentato se vi è mai capitato di dormire fino a tardi, mangiare troppo, telefonare al vostro ex a mezzanotte e così via.

Per instaurare una nuova abitudine dobbiamo compiere tre passi principali:

  1. Dirigere la Guida
  2. Motivare l’Elefante
  3. tracciare il percorso

1. Dirigere la guida

Per dirigere la guida bisogna compiere due passi fondamentali: avere un piano ben preciso e decidere un obiettivo specifico.

Facciamo un esempio semplice: “ voglio imparare a suonare la chitarra, quindi prenderò delle lezioni”.

Questo è esattamente quello che non andrebbe fatto, il piano “voglio imparare a suonare, quindi prenderò delle lezioni” non ci fornisce abbastanza informazioni per non sbagliare.Quante lezioni? Con che frequenza? e da solo?

Troppe domande senza risposta.

L’obiettivo “voglio imparare a suonare la chitarra” è troppo vago, non ci dice a che livello e in quanto tempo.

Una direzione della guida corretta potrebbe essere “ voglio imparare a suonare “La canzone del sole”  in tre settimane partendo da oggi. Per farlo prenderò lezioni di chitarra 2 volte a settimana e mi eserciterò da solo 6 ore a settimana fino a quando avrò raggiunto il mio obiettivo”.

Questo metodo ci chiarifica cosa devo fare (seguire le lezioni due volte a settimana e esercitarmi 6 ore a settimana ) e l’obiettivo “La canzone del Sole” in tre settimane, in modo da non avere dubbi e non permettere al nostro lato emotivo di intromettersi.

2. Motivare l'elefante

Per motivare l’Elefante abbiamo altri due passi da compiere: trovare il sentimento e minimizzare il cambiamento.

L’Elefante è mosso dalle emozioni quindi bisogna trovare un sentimento per motivarlo. Come si sentirà una volta raggiunto l’obiettivo? come migliorerà la sua vita?

All’Elefante non piace cambiare, per abituarlo bisogna minimizzare i cambiamenti.

 

Non possiamo, dopo essere stati fermi per un lungo periodo, decidere di correre una maratona da un giorno all’altro. Vanno programmati degli step e degli obiettivi intermedi per facilitare il compito all’Elefante e gratificarlo durante il percorso.

Se vogliamo correre una maratona partendo da zero il primo obiettivo potrebbe essere correre prima i 5km, poi 10 km e così via fino a raggiungere i 42 km.

3. Tracciare il Percorso

Una volta deciso l’obiettivo, pianificato come raggiungerlo, aver posto dei traguardi intermedi e aver motivato l’Elefante, ci manca solo un ultimo passo: creare un ambiente adatto al cambiamento. 

Se vogliamo stare a dieta e dimagrire un grande aiuto potrebbe essere buttare tutti i cibi spazzatura che abbiamo a casa così da non cadere in tentazioni; oppure, se vogliamo alzarci prima la mattina mettere la sveglia in un posizione dove siamo obbligati a scendere dal letto per spegnerla; o ancora, se vogliamo fare più attività fisica preparare la tuta il giorno prima e lasciarla in bella vista.

Sicuramente in questi giorni abbiamo (purtroppo) meno tentazioni, quindi potrebbe essere più semplice instaurare nuove abitudini! Fateci sapere se questi consigli vi sono stati utili!

Tanti baci!!!

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